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Riad Alkaderi

Marrakech – 2007/2010

Il progetto di restauro di un edificio del centro di Marrakech, un contesto storico con tipologie architettoniche tipiche della tradizione araba, si colloca in uno spazio denso ritagliato tra le case storiche della Medina che sembrano cercare riparo dai raggi del sole.

L’edificio originario, che ha accesso da un piccolo vicolo, è stato probabilmente modificato più volte nel corso dei secoli fino ad assumere l’attuale pianta, e si dispone intorno ad un patio quadrato, su cui affacciano balconi curvilinei, con una piccola corte a nord, denominata ‘duiria’. Piccola struttura ricettiva, il Riad ospita alcuni ambienti di varie tipologie ed una suite su due livelli situata nella ‘duiria’, sovrastata da una piccola cupola secondaria. Gli elementi tipici della tradizione araba sono stati interpretati in chiave contemporanea con il disegno di inediti dettagli. Per i parapetti dei balconi è stato pensato il motivo decorativo di base che caratterizza anche i grandi pannelli in legno che schermano l’ accesso alle camere. Le superfici traforate con il loro gioco di luci ed ombre appartengono alla tradizione orientale dei decori e delle schermature.

La scala principale con gradini a sbalzo dalle murature assume in questo contesto un’immagine maggiormente incentrata sulla decorazione rispetto a quelle di altri progetti: sotto la cupola dorata, i gradini in ferro e legno sono rivestiti all’intradosso da una lamina traforata in rame dorato, con un sistema di illuminazione interno alla pedata, che sottolinea con la luce il motivo decorativo. Al piano interrato è stato costruito un hammam con pilastri, archi e volte, dotato di una vasca idromassaggio circolare incassata e della possibilità di ‘allagare’ completamente il bacino quadrato che la circonda. I corpi illuminanti ad immersione creano una discreta atmosfera di tipo orientale e i pilastri sembrano emergere dall’acqua.

  • Project: Luigi Ferrario
  • Consulente illuminazione: Marco Pollice
  • Direzione lavori: Luigi Ferrario, Giancarlo Passaro
  • Collaboratori: Keiko Kondo, Federico Sartorato, Ilira Maliqi
  • Riprese fotografiche: Max Rommel
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